domenica 22 febbraio 2009

No al Cie a Caserta!

Da indiscrezioni di stampa, pare che il governo Berlusconi abbia individuato tra le sedi dei Cie (Centri di identificazione e espulsione,gli ex Cpt) una zona che «ha un collegamento veloce con l'aeroporto di Capodichino» nella provincia di Caserta.
Questo nuovo centro di vera e propria detenzione non a caso verrà costruito nella nostra provincia, una delle più densamente popolate da migranti, e dove esistono comunità provenienti da tutto il mondo sul territorio, da Castel Volturno all'Agro Aversano, una provocazione bell'e buona che va respinta e combattuta. Quaranta milioni di euro verranno spesi per costruire i nuovi Cie, fondi tolti allo sviluppo del Meridione, all'istruzione e alla sanità, per incarcerare donne, giovani, lavoratori, fuggiti dalla fame e dalle guerre.
Il Partito della Rifondazione Comunista è pronto a partecipare, promuovere e costruire ogni tipo di mobilitazione, assieme alle altre forze antirazziste, contro questo ennesimo attacco xenofobo che si inquadra nella strategia della "paura" promossa dal governo Berlusconi: in una terra martoriata, si prova ancora una volta a dividere gli sfruttati su basi etniche, costruendo un monumento alla discriminazione razziale.
La lotta di Lampedusa, con l'unità tra i lavoratori dell'isola e i migranti scappati dal Cie, deve essere da esempio nella nostra mobilitazione antirazzista, costruiamo la solidarietà di classe tra gli sfruttati.

Dipartimento migranti e solidarietà internazionale della Federazione del PRC di Caserta

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