venerdì 21 novembre 2008

Castelvolturno: razzismo di Stato

La retata poliziesca di ieri notte che ha portato al fermo di 90 migranti, e alla deportazione di 57 persone verso i Centri di Identificazione ed Espulsione (gli ex CPT) sparsi in Italia, è qualcosa che assomiglia a un vero e proprio rastrellamento: 70 volanti, unità cinofile, camion di pompieri. Naturalmente non c'era traccia né di droga, né di armi.
Il Partito della Rifondazione Comunista condanna fermamente questo vero e proprio attacco alle comunità migranti di Castel Volturno e della provincia di Caserta.
E' questo il frutto di un clima di intimidazione e oppressione verso i lavoratori extracomunitari: la proposta di classi scolastiche separate, il peggioramento della legge Bossi-Fini, il massacro camorrista del 17 settembre sono esempi paradigmatici della deriva razzista in Italia. D'altra parte è questa per il Governo Berlusconi la "sicurezza": espellere gli immigrati, facendogli pagare la crisi e accusandoli di essere criminali, mentre esponenti del governo sono coinvolti in indagini sulla camorra.
Rifondazione Comunista si impegna a sostenere e a organizzare, unitamente alle associazioni e ai movimenti antirazzisti, ogni mobilitazione possibile contro questo ennesimo atto fascista e xenofobo, figlio di un governo ferocemente razzista. I migranti non abbasseranno la testa, così come i giovani e i lavoratori italiani.
Giosuè Bove (segretario provinciale PRC Caserta) Stefano Galieni (dipartimento nazionale migranti PRC) Giovanni Savino (dipartimento migranti PRC Caserta)

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