giovedì 25 settembre 2008

Viaggio a Castel Volturno, dopo la strage degli immigrati

CASTEL VOLTURNO (CE) 22 settembre 2008.
di Gabriele Del Grande
I telefoni hanno iniziato a squillare ieri mattina. La notizia ha fatto il giro del mondo. E dal Ghana le famiglie delle vittime vogliono sapere se è vero, vogliono sapere perché. Isaac ha gli occhi rossi dal pianto: non sa più cosa dire alla madre. Il fratello, Kwame Yulius Francis, aveva appena ottenuto un permesso di soggiorno per motivi umanitari. Due settimane fa. Dopo sei anni di clandestinità, poteva finalmente sognare una vita stabile. Lavorava come muratore. Doveva trasferirsi a Milano, ma aspettava prima il rilascio del titolo di viaggio dalla questura di Caserta. La sera del 18 settembre si trovava a Castel Volturno, nell’appartamento sopra la sartoria Ob Ob Exotic Fashion, al km 47 della via Domitiana. Verso le ventuno la telefonata di un amico che gli chiede di raggiungerlo in strada. Kwame scende le scale. Si salutano, mentre nei locali della sartoria si continua a lavorare. Pochi minuti dopo giace esanime in un bagno di sangue (leggi l'intero articolo)

castelvolturno/video
interviste dopo la strage della camorra e la rivolta degli
immigrati, conferenza stampa del movimento antirazzista, una ricostruzione della protesta puoi vederli on-line su www.insutv.it/blog
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